VF Corporation chiude un primo trimestre positivo

1 trimestre VF corporation
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VF Corporation ha appena chiuso il 1° trimestre dell’esercizio 2022/23 con dati positivi, che mostrano come il gruppo - che possiede marchi come Vans, Timberland, The North Face, tra gli altri – abbia, per il momento, retto bene gli effetti combinati della guerra in Ucraina e dell’aumento dei costi delle materie prime. Merito, in parte, del rafforzamento del dollaro Usa sulle altre valute: il mercato principale del gruppo resta comunque quello Nord americano, con ricavi in crescita del 6% rispetto allo stesso trimestre del 2021. In crescita, + 10%, anche le vendite sui mercati di Europa, Medio Oriente e Africa (EMEA).
Spina nel fianco resta l’area asiatica che comprende la Cina: qui i ricavi sono scesi, nel complesso, del 20% rispetto al 1° trimestre del precedente esercizio: molti negozi, in particolare in Cina, sono chiusi e lo resteranno anche nei prossimi mesi. I risultati migliori del 1° trimestre, dal punto di vista della crescita delle vendite, sono stati ottenuti da The North Face, con un +31% rispetto allo stesso periodo del precedente esercizio.
Il gruppo è ottimista per i prossimi mesi, non vede all’orizzonte nuove e diffuse chiusure dovute alla pandemia in atto, per esempio, e conta di riuscire a rispettare le previsioni di crescita. C’è però un’incognita che può modificare i risultati e prospettive dell’esercizio in corso, ovvero la possibilità che VF corporation si trovi a pagare una cospicua multa relativa a una controversia, legata alla tempistica di inclusione dei proventi di Timberland nel bilancio, che risale al 2011.
Difficilmente però quest’eventualità potrà minare le prospettive del gruppo: il titolo, a nostro parere, resta conveniente e da acquistare. Tuttavia, potrebbe risentire, nel breve periodo, della crisi che si va delineando all’orizzonte.
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